Stringere la mano è un gesto per mettersi in contatto con un’altra persona, ci sono infiniti modi per farlo e ti sarà già capitato di discutere su quanta energia è bene metterci in questo gesto. C’è chi stritola e chi allunga semplicemente il braccio lasciando la mano molle e poi le vie di mezzo che sono sempre consigliate.
Qual’è la consapevolezza con cui si fa e si riceve questo gesto? Probabilmente gli stritolatori percepiranno quasi tutti come delle mani molli e viceversa. Se per soddisfare la sensazione di aver compiuto l’atto si ha bisogno di arrivare a sentire le ossa e un pochino oltre sarà normale stringere forte mentre per altri sarà sufficiente un contatto più superficiale pelle con pelle, uno sfioramento.
Ti propongo un piccolo esperimento per aiutarti a capire qual’è la tua abitudine. Per semplificare il gesto ho tolto tutta la parte di relazione con un’altra persona che modifica il modo in cui agiamo. Pensa ad uno stritolatore che stringe una mano molliccia, sicuramente non userà il massimo della forza come quando stringe quella di un altro stritolatore.
Probabilmente in questo momento sei davanti ad un pc o a un dispositivo mobile e ti invito a provare quanto segue:
- prendi in mano il telefonino o il mouse e inizia ad usarlo. Quanta forza usi? Le tue dita come sono in contatto con questo oggetto? E il palmo della mano? Ci sono delle dita che stringono più delle altre?
- togli la presa, unisci i palmi e falli scivolare l’uno contro l’altro, con leggerezza.
- di nuovo prendi l’oggetto e stringilo un po’ di più rispetto a come lo tieni di solito. Ripeti questo gesto qualche volta, prendi e riposi l’oggetto usando un po’ di forza in più rispetto alla tua abitudine.
- unisci palmi delle mani e li sfreghi tra di loro premendoli con energia per qualche secondo.
- lasciando l’oggetto appoggiato da qualche parte con la mano fai il gesto di prenderlo ma appena senti il contatto togli la mano. Ripeti più volte questa azione, toccalo appena appena e poi togli la mano. Non stringere le dita, quando senti la forma, la temperatura, la sensazione tattile del materiale con cui è fatto l’oggetto torna indietro e poi di nuovo prendi contatto.
- di nuovo fai scivolare i palmi delle mani l’uno contro l’altro ma con leggerezza, senza premere.
- Ora riposati. E’ stato più comodo stringere l’oggetto o prendere solo contatto? Quale azione ti è piaciuta di più?
Ora prova ad utilizzare il mouse o il telefonino e senti come lo fai. E’ cambiato qualcosa? C’è meno sforzo? Probabilmente ora la forza che utilizzi è cambiata diventando più calibrata rispetto all’azione.
Essere consapevoli della qualità di un gesto ossia di quanta energia ci mettiamo per compierlo e di quanta invece ne sarebbe necessaria senza essere stritolatori o molli non è semplice perchè ciò che si è abituati a fare dà la sensazione di comodità .
Puoi ripetere questo piccolo esercizio quando vuoi in altri gesti quotidiani. E’ semplice, basta aggiungere e togliere energia dalle azioni fino a trovare il giusto tono muscolare e cambiare l’abitudine che sopratutto nell’uso eccessivo della forza può portare nel tempo a fastidi e dolorini.
In qualsiasi modo tu stringa la mano puoi raffinare la tua percezione di comodità imparando ad utilizzare la giusta forza.
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