Alla nascita veniamo a contatto con una realtà che non conosciamo. Siamo immersi nel mondo e nell’universo. La pelle e le orecchie sono gli organi di senso che in questa fase sono preponderanti poi, piano piano, la vista diventa più nitida e, a partire dallo svezzamento, il gusto ha sempre più stimoli. Il senso cinestetico, che riguarda il movimento in relazione allo spazio, verrà scoperto piano piano attraverso tutte le fasi evolutive del bambino (rotolare,strisciare, mettersi seduto…correre..).
Fino a dove ci può portare il sentire?
I sensi ci mettono in comunicazione con il mondo e servono per prendere informazioni che elaborate ci fanno agire di conseguenza.
Il metodo scientifico parte dall’osservazione ripetuta di un esperimento per poi formulre una nuova conclusione o legge. Le ipotesi e i modi per arrivare a nuove scoperte sono infiniti e quando un senso non può aiutare in un’osservazione può essere sostituito da un altro.
Così faranno questi scienziati che utilizzeranno i suoni del sole per capire cosa succede dentro di esso. Non possiamo vedere, che è la cosa più immediata per noi umani, e allora ci inventiamo un modo diverso per osservare. Sostituiamo un senso con un altro. Ciò è magnifico! La curiosità di sapere e capire ci porta a trovare strategie nuove di osservazione.
Possiamo studiare la nostra stella e vedere nella sua intimità attraverso lo studio della sua voce.
Tutto il giorno siamo circondati da suoni e spesso non ci facciamo caso, non ne siamo consapevoli. Vi invito ad ‘aprire le orecchie’ e asoltare ciò che vi circonda (per percepire meglio vi invito a chiudere gli occhi). Forse arrivate a scoprire qualcosa di nuovo, un suono mai sentito, un rumore a cui siete abituati e che non percepite più o uno che vi ossessiona, sentite sempre quello come preponderante. In questa osservazione cercate il nuovo e sentite come potete scegliere quale suono/rumore osservare. Dalle voci di persone, al rumore del pc o di qualche altro strumento elettronico acceso, i passi di qualcuno, una macchina che passa….
Vi lascio con una piccola lezione in cui vi guido nell’ascolto dei rumori.
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