Lo studio, la pratica, l’esperienza sono semi che vengono sparsi qua e là. Alcuni germogliano in fretta, altri devono essere accuditi per lungo tempo, certi fanno tutto da soli senza bisogno di essere annaffiati e curati.
Ci sono poi quelli speciali, i semi di piante rare, mai viste, sconosciute che richiedono sperimentazione: bisogna capire di quanta acqua hanno bisogno, il tipo di terreno a loro favorevole, la luce, l’esposizione, la temperatura… e quando finalmente danno frutti, questi sono meravigliosi.
Il Feldenkrais per me è un po’ questo e penso lo sia per molti che lo praticano. Lo si sperimenta su di sé e per quanto gli insegnanti e Moshè stesso, spieghino il metodo con paroloni come consapevolezza, integrazione funzionale o concetti quali l’apprendimento somatico, la lampadina della comprensione si accende mentre si fanno le lezioni. E’ il concetto di embodiment. Diventare consapevole di qualcosa vuol dire che lo si è incarnato, è stato compreso da ogni cellula del sé.
Quando capita questo si raccoglie un frutto squisito.
Moshè diceva che molte persone praticano per anni discipline basate sul movimento senza sapere quello che stanno facendo. Questo concetto non mi era molto chiaro, poi una mia allieva mi ha illuminata ( Si perché l’apprendimento non è a senso unico, insegnate verso allievo, ma può andare in tante direzioni).
Ecco la storia di questa lezione.
Ci troviamo ad essere solo io e lei, le altre del gruppo all’ultimo hanno dei contrattempi. Le chiedo cosa vuole dalla lezione e mi parla di alcune sue difficoltà articolari. Allora decido di farle muovere piano piano tutte le articolazioni stando sdraiata sulla schiena. Alla fine, quando ritorna in piedi le chiedo di sentire quanto lo scheletro può essere morbido e flettersi e quanto è forte quando le articolazioni sono tutte allineate. Proprio a questo punto lei si illumina e dice ‘ora ho capito! questo movimento lo faccio da anni in Qi Gong ma non avevo mai capito a cosa servisse e non l’avevo mai sentito in modo così chiaro’.
Entrambe abbiamo raccolto un frutto, o forse una cesta ;-)!
Ps. la lezione sarà nella news letter che invierò domani 5/5/21
Lascia un commento