Per questo articolo ho faticato a trovare l’ispirazione così sono andata a vedere cosa avevo scritto in passato e ne ho trovato uno che ormai è antico ‘Come stringi la mano?‘.
La domanda più attuale è: ‘come ti metti in contatto con le altre persone?’ Quale gesto ti è diventato automatico per salutare quando incontri una persona?
Siamo passati dal prestare il gomito a fare un pugno. E se nell’articolo che avevo scritto si parlava della forza che usiamo quando stringiamo la mano, ora siamo costretti a misurare la forza. Non solo perché una gomitata o un pugno decisi possono mettere letteralmente ko l’altro, ma anche perché è un gesto più visibile dall’esterno. Stringere la mano è qualcosa di più intimo, un patto tra 2 persone che dal tipo di contatto riescono ad avere informazioni l’una dell’altra. La sensibilità della palma della mano è molto maggiore delle nocche o del gomito.
Nel stringere la mano sentiamo il calore, la forza, se è sudata e siamo abbastanza vicini anche per sentire l’odore dell’altra persona senza invadere il suo spazio.
Torneremo a questo gesto? O continueremo ad avere paura dell’altro?
Vi lascio con una canzone ‘Ciao Ciao’ La Rappresentante di Lista e attendo qualche vostra riflessione.
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