Accogliere è semplice e lo possiamo descrivere in un gesto: apro le braccia e io sono qui per te. Ti lascio entrare nel mio mondo per conoscere il tuo.
Sappiamo che i meccanismi più immediati che ci mettono in relazione con gli altri sono corporei. Senza parlare, possiamo avere delle sensazioni su com’è l’altra persona e di conseguenza accoglierla o meno nel proprio spazio.
Accogliere è dire SI ciò che ci capita, ma all’interno di questo SI possiamo dire SI oppure NO. Quindi rimanere aperti al mondo per vedere cosa ci offre, per poi scegliere se raccogliere o lasciare andare.
A proposito vi racconto una storia accaduta ad un mio insegnante del m. Feldenkrais che era in India a fare del volontariato.
Ogni giorno percorreva la stessa strada a piedi per raggiungere un luogo. Molti bambini si avvicinavano chiedendo a lui e a sua moglie dei soldi che iniziano a dare. I bambini diventavano sempre più aggressivi e competitivi per prendere i soldi e ci riuscivano sempre gli stessi.
Non poteva andare avanti così. Decidono di cambiare atteggiamento, di ignorarli. Fanno tutta la strada tirando dritto con i bambini che continuano a seguirli chiedendo soldi. Era però dura!
Alla fine decidono semplicemente di guardare i bambini e di interagire con loro senza dare dei soldi. Hanno iniziato così a fare la strada insieme tutte le mattine, tendendosi per mano, ridendo e giocando.
Per me questa è l’accoglienza.
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